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Spreco

Tre diversi modi di approcciare la lotta agli sprechi

Alessandro: Buongiorno a tutti i nostri lettori! Sono Alessandro e oggi siamo qui insieme per presentare, come preannunciato nella precedente puntata, un’intervista doppia, anzi quadrupla! 

Passiamo dunque alle presentazioni: alla mia destra c’è Spreco, che abbiamo imparato a conoscere e che abbiamo dovuto purtroppo aspettare anche oggi; alla mia sinistra invece troviamo i cosiddetti “fratelli K” ovvero Kaizen, Kaikaku e Kakushin, benvenuti!

Kaizen: Buongiorno a tutti, ho avuto una settimana molto ricca di interviste ma sono molto contento di essere qui!

Kaizen
Si intende quell’azione di miglioramento, e quindi anche di lotta agli sprechi, continuo e di rinnovamento a piccoli passi, da farsi giorno dopo giorno, con continuità. 
Può essere paragonato ad una goccia d’acqua continua.

Alessandro: In effetti Kaizen sei molto famoso, quasi più di Spreco, tuo acerrimo nemico, ma i tuoi fratelli sono quasi sconosciuti a molti, li puoi presentare tu?

Kaizen: Molto volentieri!  Partiamo da mio fratello maggiore Kaikaku; è il mio fratellone e come vede lei stesso è davvero possente e, come può immaginare, molto potente nella lotta allo spreco. 

Ha un carattere un po’ sbrigativo quindi è necessario riflettere molto bene prima di scagliarlo contro un processo. Scombussola tante attività, tante abitudini, tante regole e tanti modi di lavorare e non sempre è la cosa più efficace. E’ frequente che le conseguenze del suo lavoro si vedano in superficie ,ma non in profondità, e perciò gli sprechi più nascosti e ambigui gli sfuggano, non è vero Kaikaku?

Kaikaku: Proprio così fratellino, in effetti quando entro in gioco io loro sembrano sparire per poi ricomparire sempre. A quel punto però sono troppo stanco per contrattaccare e ne esco sconfitto. Senza di te e senza il tuo lavoro costante e persistente nel scovarli e nell’evitare che diventino grandi e forti, caro fratellino, sarei perso!

Kaikaku
Si traduce in un cambiamento radicale, non quotidiano, che tende a migliorare con un impatto maggiore, con un maggiore investimento e a volte con un radicale modo di operare per chi si trova nel genba.
Può essere paragonato ad una grossa quantità di acqua data in un breve periodo.

Alessandro: Che bella dichiarazione e che bello vedere due fratelli così affiatati! Immagino che lavoriate quindi sempre insieme, giusto?

Kaizen: Questo è un tasto dolente Alessandro! Purtroppo molte aziende non capiscono che, probabilmente, fino a qualche anno fa poteva essere sufficiente il mio lavoro (di Kaizen) per ottimizzare i processi. Ora però tutti i mercati corrono all’impazzata e la velocità per ottenere risultati diventa sempre più importante! 

Questo provoca però un grosso malinteso: viene chiamato a combattere gli sprechi il mio fratellone credendo che sia io! 

Certo ci assomigliamo, ma in realtà siamo molto diversi! Lui riesce a dare risultati veloci ed impattanti, ma non del tutto efficaci perché riesce ad eliminare molti sprechi “superficiali” dimenticando quelli in “profondità”; per questi ultimi ci vogliono particolari strumenti che conosco solo io. 

Questo malinteso crea molta delusione nei manager che hanno chiamato Kaikaku pensando che fossi io ed arrivano a pensare che per risolvere i loro problemi i “fratelli K” non siano efficaci!

Alessandro: Capisco, si può creare un malinteso bello grosso! Immagino però che se un manager conoscesse le vostre diverse caratteristiche e sapesse usarvi al meglio nei diversi contesti e situazioni fareste faville!

Spreco: “Bah, eppure sono ancora qui..” (con aria stizzita)

Alessandro: Spreco, attenda il suo turno prego. Scusami Kaizen, torniamo a noi…mi sorge quindi un dubbio, e…lui? (indicando alla sinistra di Kaizen, sottovoce), lui che ruolo ha in tutto questo?

Kaizen: Ti riferisci al mio fratellino Kakushin? 

Beh, vedi, per quanto sia il più sconosciuto tra i “fratelli K”, Kakushin ha un ruolo fondamentale nella lotta agli sprechi! 

Io e Kaikaku abbiamo certamente molta esperienza e siamo presenti tutti i giorni, in un modo o nell’altro, in qualsiasi organizzazione.

Il nostro problema è che siamo un po’ “vecchia scuola” e, per abitudine, tendiamo ad analizzare un processo e a volerlo migliorare eliminando gli sprechi (cosa ovviamente corretta!), ma a volte non ci accorgiamo che esistono delle nuove tecnologie o degli nuovi strumenti utili a riprogettare, smaterializzare, digitalizzare i processi per renderli più efficienti e performanti. 

Per quanto si possa intervenire, nella lotta agli sprechi, a volte serve l’innovazione tecnologica per aumentare il “valore cliente” con nuovi processi: questo è Kakushin!

Kakushin
Indica un cambiamento che rappresenta una vera e propria innovazione, qualcosa che riforma completamente ciò che veniva fatto prima, rinnovandolo. 
Può essere inteso come un nuovo modo di apportare acqua al terreno, ad esempio un sistema di irrigazione automatico.

Alessandro: Woo! Ho capito finalmente il ruolo di Kakushin! Ma allora, da quello che ho capito, tu e Kaikaku potreste anche “andare in pensione” e lasciare spazio ai giovani! 

Spreco: “Magari!” (con aria annoiata)

Alessandro: Spreco,  per favore, sei arrivato nuovamente in ritardo e non ci sarà tempo per un tuo intervento oggi, quindi intervieni solo quando richiesto e non quando vuoi tu!

Collegandomi a quanto descritto sul lavoro del giovane Kakushin, sembra un ottimo elemento del gruppo e non crea fraintendimenti come avviene tra te e Kaikaku! 

Kaizen: Certo, Kakushin è molto intelligente e, con il passare degli anni diventerà un elemento sempre più importante del nostro gruppo. I fraintendimenti però non mancano e sono, paradossalmente, opposti di quelli con Kaikaku.

Di fatto, spesso i  manager usano le conoscenze ed abilità di Kakushin ma non si accorgono che, per quanto diversi, siamo fratelli e che, senza la mia esperienza e abilità nello scovare gli sprechi, lui rischia solo di fare ingenti danni. 

Alessandro: Addirittura “ingenti danni”? Ma di cosa si tratta?

Kaizen: Il mio fratellino Kakushin è un mago nel prendere un processo molto complesso e renderlo, con pochi click, “virtuale”. 

Quello che però non fa, spesso, è accorgersi che nel renderlo “virtuale” ha nascosto ancora meglio gli sprechi che erano annidati all’interno.

Una volta concluso il suo lavoro spesso Kakushin deve correre velocemente verso altri progetti (soprattutto in questo periodo chiamato “4.0”)  e, dopo poco tempo, nessuno si ricorda più degli sprechi nascosti che, con il tempo, diventano un’abitudine.

Anche in questo caso risulta vincente una collaborazione tra me e il mio fratellino, in modo da evitare di “digitalizzare lo spreco” facendolo diventare un “super spreco”, che risulta difficile da vedere e costoso da risolvere!

Alessandro: Ora mi è più chiaro! Da quello che ho compreso da questa chiacchierata siete un trio molto ben assortito e che deve intervenire sempre insieme!

Kaizen: Esatto!

Alessandro: Prima Kaizen parlavi di strumenti specifici che utilizzi per rintracciare gli sprechi e per eliminarli, è un argomento molto interessante e credo potremmo dedicarli un’ulteriore puntata se per te non è un problema!

Kaizen: Tutto nella vita è risolvere problemi! In fondo siamo qui per questo giusto? Guardi, Alessandro, mi farebbe molto piacere raccontarvi di alcuni strumenti specifici “old school” ancora efficaci 

Alessandro: Old but gold insomma!

Ottimo allora ringraziando i “fratelli K” vi auguro una buona continuazione e ci vediamo alla prossima puntata!

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