Categorie
Lean Transformation Spreco

Taiichi Ohno e i fantasmi del Natale futuro

Era una notte buia e tempestosa, 

ed il noto imprenditore Toni Brusamaron, proprietario della più grande impresa di stampaggio plastico del nord-est, dormiva sonni tranquilli.

“Bancali e bancali di materiale pronto per essere usato, operai che correvano per fare più “tochi” possibili, macchine sempre in uso per ammortizzare le spese di acquisto iniziali; tutto gestito e comandato dall’unico uomo sulla faccia della terra che avesse un minimo di sale in zucca: Toni Brusamaron”

Toni si compiaceva beato nel caldo del suo piumone e a tratti lo si poteva sentire fino al piano terra gridare: “Fatturare! Bisogna fatturare!”, quando nella stanza calò un sordo silenzio ed un gelido freddo avvolse la camera da letto. 

Toni uscì dal suo abituale sogno e aprì leggermente un occhio svegliatosi e, subito, tornò a gridare, ma diversamente dal solito: “Oddio! Un fantaaaantaaasmaaa!”. 

Toni non sognava, davanti a lui si ergeva un fantasma dai tratti orientali: “Non poe essere vero, oddio, chi sei? Cosa vuoi?” 

Il fantasma non esitò a rispondere: “Caro Toni, molto piacere: io sono il fantasma di Natale. Del natale passato, presente e futuro; sono un po’ in ritardo ma mi perdonerai!” 

Toni rispose: “Questa l’ho già sentita sai! E io cosa c’entro? Mi son sempre sta bon!”

Il fantasma rispose: “Non lo dubito Toni, davvero, ma c’è un problema serio, molto serio: la tua azienda è piena zeppa di sprechi e, continuando così, arriverai al fallimento!”.

Toni si fece rosso in viso e gridò: “Non è possibile! La mia azienda, la mia officina, è perfetta:  produce più pezzi di tutte le altre sue concorrenti e sono anni che fatturo sempre di più! E poi, te chi sei e come fai a dire certe scemenze?!”

Il fantasma non esitò a rispondere: “Mi presento: mi chiamo Taiichi Ohno” 

Toni incalzò il fantasma : “Beh ecco e allora Tasi Omo! La mia azienda è perfetta così com’è!” 

Il fantasma non si scompose, si mosse verso Toni, lentamente, lo prese per la mano e lo trascinò con sè dicendo “Bene, Toni, allora vediamo il Natale futuro”.

A Toni parve di essere ri-scaraventato nel mondo dei sogni e si vide di nuovo comparire davanti agli occhi la sua officina, i suoi scaffali, la sua “roba” ma non c’era più nessuno a lavorare e le macchine erano ferme. 

Taiichi Ohno disse: “Vedi Toni, questo è il futuro; tra pochi anni, se non agisci ora, tutto si fermerà.. Hai fatto correre tutti per molto tempo ed adesso tutto è fermo”.

Toni si vide proiettare davanti il bilancio in rosso, i licenziamenti, la bancarotta e la guardia di finanza requisire il capannone, il suo amato capannone e tutte le macchine e in materiali all’interno. 

Toni non credeva ai propri occhi. 

Taiichi si avvicinò a Toni e gli disse: “Toni, non tutto è ancora perduto; quel che hai visto oggi è frutto di una gestione che stai portando avanti nel presente e che ti ha fatto crescere nel passato: hai vissuto in un periodo di forte crescita ed in cui, per abbassare il costo unitario di un prodotto ed essere competitivi, era sufficiente far lavorare al massimo le macchine e produrre più pezzi possibili; ma non è una strada che è possibile percorrere oggi, e la dimostrazione di questo lo stai vedendo ora con i tuoi occhi”

Toni era sorpreso, amareggiato, attonito, confuso ma non del tutto atterrito e disse a Taiichi: “Taisi, o come che ti chiami tu, portami nel presente, voglio vedere la mia fabbrica”.

Taiichi sorrise, lo prese per mano e lo riportò nel presente, proprio all’interno della sua officina, coperto dall’aurea che gli nascondeva agli occhi di tutti. 

Taiichi indicò un uomo, era Toni del presente che gridava qualcosa ai suoi operai. 

Toni si riconobbe e si mise molta tristezza nel vedere come tutti lo odiassero e lo insultassero non appena non era “a portata di orecchie”. 

Taiichi lo prese gli disse: “Vedi Toni, il tuo processo è pieno di sprechi e te ne indicherò solo alcuni, i più evidenti; guarda attentamente!” 

“Prima e dopo di ogni macchinario che possiedi sono presenti bancali e bancali di materiale fermo, in attesa di essere lavorato, le tue macchine stanno producendo fin troppo velocemente e stanno creando altri bancali di materiale fermo, i tuoi operatori stanno rilavorando dei pezzi difettosi laggiù, un tuo impiegato che si occupa di pianificazione continua a gridare che siete in ritardo con delle consegne e che il materiale non c’è, eppure sei pieno di bancali!”.

“Toni, immagina se tutto questo non ci fosse, se tutti questi sprechi non ci fossero! Potresti fare lo stesso fatturato ma con meno costi e, tra qualche anno, essere ancora più competitivo di quello che sei ora!”.

Toni era sbalordito, senza parole.

Taiichi gli chiese: “Ma, non ti eri mai accorto di nulla?”.

Toni: “No, diamine, davvero… che scemo che sono stato…ma come avrei potuto vedere tutta sta mer.. tutta sta roba?”.

Taiichi cambiò espressione e si fece serio: “Non ti preoccupare, ti dò io un rimedio per iniziare a vedere il tuo processo!” ed estrasse da una cassetta degli attrezzi un foglio con disegnate delle frecce, dei simboli e con scritti dei numeri. 

Toni  “E questo cos’è?” 

Taiichi: “Si chiama Value Stream Mapping, è uno strumento basilare per riuscire a mappare quelle fasi che compongono davvero il valore per il tuo cliente, ovvero quelle che trasformano un prodotto o un progetto e che ne aumentano il valore finale. Come vedi la VSM ti permette di evidenziare anche i problemi legati agli accumuli di materiale, ai diversi tempi delle fasi di lavoro, alla disponibilità dei macchinari e, soprattutto, al ritmo della produzione”.

“Guarda, questa è la tua VSM: come vedi qui hai 3 mesi di scorte, ma ti manca una scorta adeguata su questo punto qui più avanti nel flusso! Il processo poi è troppo legato ai tempi di attrezzaggio di questo macchinario che vedi qui in cima, è necessario ridurre quel tempo!”.

Toni: “E come posso fare?” 

Taiichi si fece trovare pronto: “Chiedilo a chi ci lavora mona! Solo chi lavora ogni giorno su di un processo può avere idee buone su come migliorarlo con poco sforzo!”

Toni arrossì e disse: “Beh, grazie Taiichi; questa VSM mi mostra, paradossalmente, meglio il mio processo di come lo potevo vedere io pur essendoci tutti i giorni proprio dentro”

Taichi sorrise, prese per mano Toni e lo trascinò via. 

Toni si svegliò la mattina seguente scombussolato; il sogno che spesso faceva stavolta era stato molto diverso ed erano in lui ancora vivide le immagini di Taiichi e della VSM. 

Si alzò, guardò fuori, e pensò che avrebbe dichiarato per sempre guerra a quei brutti sprechi, facendosi aiutare però dai suoi collaboratori, che chiamò poi tutti, con un ritardo perdonabile, per fare loro dei calorosi auguri di un buon anno.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...